Per qualcuno gli eventi rappresentano una sorta di “gita”. Uno stacco dalla vita d’ufficio, d’agenzia, in generale un rimedio “contro il logorìo della vita moderna” (per citare lo storico spot Cynar). Per altri sono come “l’andare a caccia”… Ovviamente, di potenziali clienti.
Poi ci sono io.
Per me gli eventi sono un’occasione per conoscere persone nuove, ascoltare e accogliere storie diverse dalla mia, le esperienze che hanno condotto chi ho davanti fin lì. Soprattutto, costituiscono l’opportunità irrinunciabile di costruire una rete professionale. Che, in un secondo momento, porta anche ai clienti.
In merito alla comunicazione, al marketing, al copywriting e in ultimo all’intelligenza artificiale, di eventi ce ne sono veramente tantissimi, nell’arco dell’intero anno e sparsi per l’Italia. Qui voglio raccontare brevemente della mia top 3, di come ci sono arrivata e di che cosa ho tratto da queste esperienze. L’ordine è rigorosamente temporale.
Un bellissimo teatro, il Ristori. In una splendida città, Verona. Riempito da un sacco di persone interessanti, professionisti del marketing e della comunicazione. Semplificandola moltissimo questi sono i tre ingredienti degli eventi targati &love, una community messa in piedi da Salvatore Russo – brand builder conosciuto in tutta Italia – e Giulia Bezzi – head of SEO, PR manager, speaker e content creator per il digital marketing –.
Un contenitore di storie “per fare la storia”, articolato in 6 format che spaziano dal marketing turistico a quello sostenibile, senza dimenticare la comunicazione in ottica SEO. Dal 2021, anno in cui sono entrata in contatto per la prima volta con questo mondo, non ho perso un’edizione del SEO&love e dell’&love Story. Ecco perché il 16 marzo (facendo
i dovuti scongiuri) mi troverai a Verona.
Perché andare: te lo dico alla fine.
Ricordi il vecchio Web Marketing Festival con sede a Rimini? Ecco, è esattamente lui.
Dopo il cambio nome avvenuto lo scorso anno, per il 2024 la nuova sede designata è Bologna (notizia comunicata via e-mail dagli organizzatori qualche tempo fa). Una 3 giorni dedicata all’innovazione tecnologica e digitale, con voci italiane e internazionali pronte a speech illuminanti su tutto ciò che riguarda il futuro della comunicazione.
La mia prima partecipazione risale allo scorso anno, appena due giorni dopo da un profondo stravolgimento della mia vita professionale. Cuoricino un po’ a pezzi e trolley di seguito ho incontrato tantissime persone e scritto l’incipit di questo nuovo capitolo della mia vita intitiolato “libera professionista, anzi no… Professionista Libera”. Un’esperienza totalizzante che – sempre facendo i dovuti scongiuri – ripeterò i prossimi 13, 14 e 15
giugno.
Perché andare: te lo dico alla fine.
The Neverending Storytelling è un evento organizzato da La Content. Che non è un’agenzia, non è una scuola di copywriting, non è un progetto. È un qualcosa di veramente incredibile con sede a Bari. Talmente tanto incredibile da non sapertelo esattamente spiegare! Il che dovrebbe già darti la misura della forza di questa visione.
Due giorni di incontri, formazione, speech e workshop con professionisti del digital marketing e delle aziende, tra un panzerotto, una focaccia e quel clima mite tipico della Puglia anche in pieno autunno… Talmente accogliente da pensare quasi di mollare tutto e costruire una vita lì. Ho partecipato per la prima volta lo scorso ottobre imbattendomi in Cristiano Carriero, e ho già preso i biglietti per la prossima edizione, sempre in ottobre.
Perché andare: te lo dico alla fine.
Se sei arrivato fin qui, meriti di sapere perché dovresti andare ai 3 eventi che ti ho consigliato.
Dovresti andare perché mettere il naso fuori dalla solita zona di comfort è quanto di più sfidante, e arricchente, tu possa fare. Più di qualsiasi corso online, più di qualsiasi slide. Cose importantissime certo, ma non paragonabili al mischiarsi con gli altri. Anche al solo vederli incamminarsi con te nella stessa direzione con chissà quale bagaglio personale e lavorativo.
A Verona, per esempio, ho stretto la mano e scattato una foto con il mio mito, Veronica Gentili. E una delle mie collaborazioni principali è nata con una passeggiata sotto braccio durante uno smarrimento, nei pressi dell’Arena!
A Rimini, è stato tutto velocissimo da uno stand all’altro! Ma è stato un viaggio dal quale sono rientrata a casa totalmente cambiata rispetto a quando sono partita. Da quell’evento in poi, nulla è stato più come prima.
A Bari, ho veramente preso coscienza del cambio di paradigma nel mondo della comunicazione. Dalla vecchia ricerca dei clienti, intesa alla maniera classica, a una nuova modalità di condivisione dei contatti e delle competenze. Con tutte le opportunità che ne sono conseguite.
Come scriveva Marcel Proust? “Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.